Il restauro, eseguito nel corso del Dottorato di Ricerca sponsorizzato dal Cantiere Alto Adriatico (AATS) ed organizzato dal Dipartimento di Architettura di Ferrara, ha permesso di mettere in campo e sperimentare sia tecniche non frequentemente utilizzate, come la piegatura a vapore delle ordinate, sia approcci innovativi, come il ripristino delle caratteristiche strutturali di uno scafo fortemente compromesso attraverso il totale e progressivo smontaggio, consolidamento e rimontaggio delle parti. E' stato eseguito un restauro conservativo che ha permesso di recuperare molte strutture originali ed al contempo di riacquistare il certificato di stazza. Il Dragone Acanto è stato premiato come "Miglior Restauro del 2014" nella categoria sotto i 40 piedi dalla rivista inglese Classic Boat. La barca, dopo circa un anno e mezzo di restauro, è ritornata a veleggiare sulle acque del lago Maggiore.